CHI E’ L’INFORMATORE SCIENTIFICO DEL FARMACO


Quello con la borsa grande che passa davanti ai pazienti in sala d’attesa? Forse una volta.

Oggi è un professionista che offre un reale contributo di informazione scientifica al medico dandogli la conoscenza della composizione dei prodotti , della loro attività,  degli effetti collaterali e coinvolge il medico nei risultati degli ultimi studi. Dà nelle mani del medico lo strumento per trattare il paziente al meglio. Un tempo la consegna di “tanti” campioni faceva la fortuna di un ISF, oggi di campioni c’è ne sono pochi,ma gli strumenti per comunicare con il medico sono aumentati e , in questi giorni all’insegna del Covid19 stanno aumentando ancora di più. E secondo me stanno aumentando anche le competenze.

L’Isf ha un territorio di propria competenza da gestire, questo territorio accoglie l’attività di molti medici, e inevitabilmente la programmazione diventa fondamentale, quella di cui già vi parlavo. Ordine programmazione competenza, mettono l’ISF nelle condizioni di rappresentare al meglio l’azienda a cui appartiene e curarne correttamente gli interessi, che poi sono i suoi. La responsabilità dell’ISF è quella di integrare le politiche aziendali con la sua competenza rendendo la sua attività sempre piu’ professionale . Da questo rapporto ritmico e continuato con il medico nasce una relazione di reciproca fiducia stima e crescita, che si ripercuote nell’utilizzo del prodotto da parte del medico. Inoltre da questa relazione nè il medico nè l’ISF ne uscirà mai, creando delle vere e proprie collaborazioni scientifiche di cui verrà riportata l’esperienza da medico a medico.C’è stato un preciso momento storico dove è stato sperimentato di sostituire l’ISF con le mail e la pubblicità via web. Il risultato è stato nullo, tanto che in questo momento particolare, le mail servono quasi solo per prendere appuntamento, la videochiamata diventa necessaria per sopperire la visita al medico e i webinar sostituiscono riunioni e congressi, perchè in faccia ci si deve vedere.

Perchè? Secondo me i motivi sono due ; la memoria di ognuno di noi in un’attività convulsa e coinvolgente tal’è quella del medico, non può essere ferrea, e in seconda istanza la mimica facciale che racconta l’empatia p.e. non è sostituibile da alcuna pubblicità o mail che si voglia.

Perciò vi do un altro consiglio : allenatevi, anche difronte uno specchio , e scoprite come muovere i muscoli facciali quando non siete d’accordo, quando ne siete certi, quando siete in sintonia. Allenatevi!

 

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